(La voce del silenzio)

"Io...noi, solitudine e delirio, noi disperazione tra colpi di vento...porte...e case, in una città di cenere ed un ingoio di belve, uno sfacelo di pensiero travolti disfatti, io germoglio in un deserto quotidiano di un antico dolore." Chi siamo, dove andiamo, c'è davvero qualcosa per cui vale la pena vivere? Perchè spesso ogni conquista si paga con la sofferenza, perchè solo davanti al nostro silenzio siamo veramente noi stessi? È la nostra felicità, molte volte, non inizia quando finisce quella forse di qualcun altro? La vita è un sentiero di felicità e di sofferenza per questo FORSE siamo tutti uguali. Così mi appare l'incanto della vita, semplice come un soffio di vento.